Tantissimi anni fa, ero alle elementari, sono rimasta una settimana da sola con il mio papà. Non ricordo il perché, non ricordo esattamente che periodo fosse, quello che so è che quella settimana è stata una delle più belle della mia vita. E ricordo con gran lucidità che mio papà mi pettinava facendomi le trecce. Forse non erano belle e dritte, ma ero felice perché io non me le sapevo fare e non me le faceva mai nessuno.
Per me le trecce sono quel qualcosa che aggiunge la nota particolare, sia nei capelli, sia nel lavoro ai ferri. È vero, sono un po’ anni ’80, ma se aggiunte con gusto e criterio sono davvero belle e soprattutto ce ne sono così tanti tipi da potersi sbizzarrire.
L’attrezzo fondamentale per le trecce è il ferro ausiliario da treccia:
In realtà non è così essenziale perché se si è sferruzzatrici più o meno esperte si possono spostare le maglie su spilloni o uncinetti, ma perché non dotarsi di un aggeggino così stravagante e a scopo unico?
La treccia base è quella lavorata su un numero pari di maglie in modo da poterle dividere e creare, quindi, il classico incrocio. Se le maglie vengono portate avanti o indietro col ferro ausiliario, l’incrocio andrà rispettivamente a sinistra o a destra:
Queste trecce possono essere leggermente modificate portando prima avanti e poi dietro le maglie con il ferro ausiliario. Si crea un motivo diverso, semplice ma elegante, perfetto ad esempio per arricchire un gilet unisex, magari solo ai lati o da un lato, come mi ha suggerito Carla S. durante uno dei nostri incontri da Marinunzia Piccenna, nel laboratorio di Via Solari 19 a Milano.
Ecco il risultato:
E queste le istruzioni: montare un numero di maglie divisibile per 7 più 3.
Riga 1: tre maglie a rovescio, proseguire fino a fine riga con quattro maglie a diritto e tre maglie a rovescio;
Riga 2: tre maglie a diritto, proseguire fino alla fine della riga con quattro maglie a rovescio e tre maglie a diritto;
Riga 3: tre maglie a rovescio, proseguire fino a fine riga mettendo due maglie sul ferro ausiliario davanti al lavoro, lavorare due maglie a diritto e quindi le maglie “in attesa”, tre maglie a rovescio;
Riga 4: ripetere la riga 2;
Riga 5 (e fino alla 8): lavorare la riga 1 e la riga 2 per due volte;
Riga 9: tre maglie a rovescio, proseguire fino a fine riga mettendo due maglie sul ferro ausiliario dietro al lavoro, lavorare due maglie a diritto e quindi le maglie “in attesa”, tre maglie a rovescio;
Riga 10: ripetere la riga 2;
Riga 11 e 12: ripetere la riga 1 e la riga 2.
Una delle trecce che mi piace di più ai ferri è quella che si può fare anche come acconciatura ed è quella che in gergo viene chiamata “treccia a tre fasce” o “treccione”:
Le istruzioni: montare un numero di maglie multiplo di 12.
Riga 1 (e riga 5): lavorare tutte le maglie a diritto;
Riga 2 (e tutte le successive pari): lavorare le maglie a rovescio;
Riga 3: quattro maglie a diritto, mettere 4 maglie sul ferro ausiliario sul retro del lavoro, lavorare quattro maglie a diritto, lavorare le maglie in sospeso a diritto;
Riga 7: mettere 4 maglie sul ferro ausiliario sul davanti del lavoro, lavorare quattro maglie a diritto, lavorare le maglie in sospeso a diritto, lavorare quattro maglie a diritto;
Riga 9: ripetere dalla riga 1.
E poi per una romanticona come me, non può mancare la treccia a cuore:
Le istruzioni sono le seguenti: montare un numero di maglie multiplo di 16.
Riga 1: lavorare tutte le maglie a diritto;
Riga 2 (e tutte le righe pari successive): lavorare tutte le maglie a rovescio;
Riga 3: quattro maglie a diritto, due maglie sospese dietro al lavoro, due maglie a diritto, lavorare le maglie sospese a diritto, due maglie sospese sul davanti del lavoro, due maglie a diritto, lavorare a diritto le maglie sospese, quattro maglie a diritto;
Riga 5: ripetere dalla riga 1.
Questa treccia a mio gusto è un po’ impegnativa, quindi la userei per decorare una tasca, magari di un golfino estivo o invernale lavorato a legaccio o a maglia rasata o anche come bordo di un poncho. L’importante è inserirla come “pezzo unico”.
Esistono davvero milioni di tipologie di trecce ma voglio scrivere ancora di una, molto bella e di grande effetto. Marinunzia l’ha insegnata a Daniela M. che l’ha poi inserita in una giacca invernale. Questo il campione:
E queste le istruzioni: montare un numero di maglie multiplo di 15.
Riga 1 (e riga 5): lavorare tutte le maglie a diritto;
Riga 2 (e tutte le successive pari): lavorare le maglie a rovescio;
Riga 3: tre maglie a diritto, tre maglie sospese in avanti, tre maglie a diritto, lavorare le maglie sospese a diritto, tre maglie sospese davanti al lavoro, lavorare tre maglie a diritto, lavorare le maglie in sospeso a diritto;
Riga 7: tre maglie a diritto, tre maglie sospese sul retro, tre maglie a diritto, lavorare le maglie sospese a diritto, tre maglie sospese sul retro del lavoro, lavorare tre maglie a diritto, lavorare le maglie in sospeso a diritto;
Riga 9: ripetere dalla riga 1.
E, dunque, papone mio, le trecce mi fanno pensare a te, a quella settimana così bella che se lo sapesse la mamma ne sarebbe un po’ gelosa…ma tu non puoi più dirglielo purtroppo e io terrò il segreto. Lo conserverò nel mio cuore insieme a tutti i ricordi che ho della mia vita con te e di quella che avrebbe potuto essere, ma non è stata.
Mi manchi ogni giorno,
Bea