La persona più vanitosa che io abbia mai conosciuto è la nonna Beatrice. Passavo ore a guardarla mentre, con pochissimo, si truccava.
Per me era magico.
Annusavo il suo rossetto rosso e il suo fard rosa e rubavo qualche goccia del suo profumo Dior.
Quando ero con lei, d’estate, avevamo tre imperdibili appuntamenti: il parrucchiere, l’acquisto di un paio di scarpe e l’acquisto di un capo di abbigliamento (che lei chiamava con mio grande orrore “pagliaccetto”). Ci organizzavamo con largo anticipo perché tutti e tre gli impegni richiedevano il giusto tempo e non si potevano assolutamente replicare.
Era una missione “one shot”!
Fino all’ultimo giorno, la nonna Beatrice non ha smesso di curarsi. Per lei era inammissibile avere i capelli o le mani in disordine e pretendeva che figlie e nipoti si curassero allo stesso modo.
È questo il motivo per cui al suo funerale ho osato avere lo smalto rosso, perché lei avrebbe sgranato gli occhiali annuendo in segno di approvazione e mi avrebbe detto: “bello! brava pupetta!”.
Una delle fantasie che più mi ricorda la nonna Beatrice è il “pied-de-poule”. Il suo nome deriva dal francese, significa piede di gallina, si sviluppa su un modulo di quattro fili scuri e quattro chiari e forma quadretti scuri e chiari che si alternano a zone in cui i fili di una tonalità sono intrecciati con trame del colore opposto e formano, quindi, piccoli motivi diagonali.
Non mi piace particolarmente perché lo trovo un po’ pesante ma l’ho rivalutato quando ne abbiamo parlato nel laboratorio di Marinunzia Piccenna (in Via Solari 19 a Milano) e dunque si può replicare coi ferri!
Più che per capi d’abbigliamento, lo immagino per cuscini o coperte, magari arricchito con un bordo all’uncinetto.
Queste le istruzioni per una fantasia a colore singolo (per eseguire il motivo a due colori, sostituire il punto a grana di riso con il secondo colore):
Montare un numero di maglie multiplo di 8+5;
Riga 1: lavorare le maglie a rovescio;
Riga 2: tre volte una maglia a rovescio e una maglia a diritto, due maglie a diritto, terminare con una maglia a rovescio e una maglia a diritto per due volte e una maglia a rovescio;
Riga 3: due volte una maglia a rovescio e una maglia a diritto, una maglia a rovescio, proseguire con una maglia a diritto, tre maglie a rovescio e per due volte una maglia a diritto e una maglia a rovescio;
Riga 4: quattro volte una maglia a rovescio e una maglia a diritto, terminare con una maglia a rovescio e una a diritto per due volte e una maglia a rovescio;
Riga 5: due volte una maglia a rovescio e una maglia a diritto, una maglia a rovescio, poi due maglie a rovescio e per tre volte una maglia a diritto e una maglia a rovescio;
Riga 6: lavorare come la riga 2
Riga 7: tre maglie a rovescio, una maglia a diritto, una maglia a rovescio, ripetere sei maglie a rovescio, una a diritto e una a rovescio;
Riga 8: ripetere due maglie a diritto, una maglia a rovescio, cinque maglie a diritto, terminare con due maglie a diritto, una maglia a rovescio e due maglie a diritto;
Riga 9: una maglia a rovescio, una maglia a diritto, tre maglie a rovescio, ripetere quattro maglie a rovescio, una maglia a diritto e tre maglie a rovescio;
Riga 10: ripetere dalla riga 2.
Per semplicità di chi vorrà ripetere la fantasia preferisco dare uno schema più che fotografare il mio campione:
Mi attira parecchio l’idea di poter usare colori diversi dal bianco e nero, magari colori acidi e contrastanti tra loro (fucsia, turchese o verde mela). Questa pochette è su pinterest e mi piace moltissimo:
Per questi progetti userei senza dubbio la Drops Cotton Merino o il Drops Safran (Fiordilana, Via Confalonieri 83, Villasanta). Quest’ultimo è un cotone leggero di alta qualità, morbido e resistente, composto da più capi sottili. Ha una cartella colori davvero molto ricca ed è particolarmente indicato per capi estivi ed accessori.
La nonna Beatrice non è riuscita a trasferire a tutte noi le sue abitudini, ma credo almeno un paio di fissazioni a testa. C’è chi ha i tacchi e i capelli, chi il rossetto rosso e lo smalto perché del resto, si sa, il frutto non cade lontano dall’albero, ma il tailleur pied-de-poule bianco e nero, nonna perdonami, ma anche no!
Beatrice
La storia è molto tenera è la spiegazione del pied-de-poule ad un solo colore veramente interessante.
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Il pied-de-poule mi ricorda tantissimo anche mia nonna Antonietta e i tuoi ricordi hanno risvegliato dolcissimi e divertenti pensieri su quanto fortunatamente ho potuto condividere con mia nonna.
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