Ricordate la canzone cantata da Mina? Io me la canticchio spesso quando arriva l’estate e fantastico sulla meta delle vacanze.
Ma quest’anno, quando è arrivato il momento di prenotare la nave per andare in Sardegna, ho guardato in faccia mio marito e gli ho chiesto: “ma tu sei proprio sicuro?”!
Ho sempre passato giorni meravigliosi in Sardegna, ma col caldo di quest’estate, l’idea di andare ad abbrustolirmi ulteriormente non mi attirava per niente! Così, per quest’anno niente stessa spiaggia nè tantomeno stesso mare, ma anzi, un cambio totale di rotta: la montagna!
E così finalmente il caldo sfiancante che ci ha accompagnato per lunghe settimane e le notti insonni sono stati sostituiti da temperature molto più miti durante il giorno e assolutamente frizzanti durante la notte. E poi i paesaggi! Nulla togliere a quelle indescrivibili tonalità di azzurro, ma la montagna offre tanto verde, quel bel verde corposo e rilassante con delle macchie di colore sgargiante, quei fiori che crescono rigogliosi (e così rigogliosi) solo ad alta quota è solo per le condizioni climatiche, proprio dell’alta quota.
Non sono tipo da montagna o meglio, non l’ho mai frequentata, non seriamente e quindi era inevitabile che le passeggiate per i sentieri segnalati e con vari gradi di difficoltà, per noi neofiti dell’argomento, sarebbero state passeggiate solo per godere della vista mozzafiato e spesso nei centri cittadini più caratteristici.
Così, un giorno in cui la signora del maso ci ha sconsigliato la passeggiata in montagna per questioni meteorologiche, abbiamo accolto con gioia il suo suggerimento e ci siamo diretti a Bolzano.
Io, mio marito e i miei ferri circolari.
Lo scialletto in lavorazione è questo: http://www.ravelry.com/patterns/library/wave-10; la lana quella di una matassa che ho comprato ad Amsterdam e che avevo riaggomitolato prima di partire.
Ecco, un consiglio voglio darvelo: non lasciate libere le ciambelle! La mia si è aperta e si sono creati dei nodi che di sciogliersi non volevano proprio saperne. Ho iniziato a sudare e sono solo riuscita a chiedere a mio marito di trovare un negozio di filati a Bolzano!
Con la ciambella in una mano e i ferri circolari nell’altra sono arrivata da Aufburg, in via Argentieri 15. La signora Veronika è capace di farti passare ansia e nervoso con uno sguardo.
Le ho consegnato quello che era rimasto della ciambella e mentre curiosavo tra gomitoli e matasse ha risolto la situazione!
Il negozio è bellissimo, su due piani, c’è una scala in legno che porta al piano di sotto in cui sono conservati i filati e poi ci sono tantissime altre cose tra cui detergenti specifici, abbigliamento per bambini e adulti, giochi in legno e decorazioni di vario tipo.
Ho portato a casa un bel bottino, ero animata da una riconoscenza totale (ci sarei riuscita comunque immagino, anche senza essere riconoscente) e poi qualche giorno dopo, quando il piccolo Marco (figlio di una carissima amica, anche lei in zona per le vacanze con la sua famiglia) mi ha chiesto di fargli un cappello verde, ho subito pensato di portarlo da Aufburg per scegliere la tonalità più consona.
Non ha avuto dubbi. Ha scelto il suo verde e quello è stato nonostante le varie proposte.
Ed è stato bravo perché io non sarei proprio stata capace di scegliere solo un colore! Buon per te tesoro mio, sei un tipo con le idee chiare!
Dunque, se siete in Trentino e avete voglia di fare una passeggiata in centro a Bolzano, ma soprattutto di comprare dei filati pregiati, c’è Aufburg! Veronika mi ha detto che ne fanno anche su ordinazione…cioè avete capito? Ora voglio davvero approfondire questo aspetto perché io potre davvero aver trovato il mio personale paradiso in terra! Non mi mancano certo gomitoli e matasse e mi piace fin troppo comprare quelli che hanno colori scelti da altri, ma ci sta sempre un “next level” o sbaglio?
LaBeBi