Sono nata e cresciuta a Milano. I miei genitori mi hanno portata al circo e allo zoo: negli anni ’80 erano di moda. E non ho avuto animali domestici prima dei 15 anni. Inevitabilmente qualunque mucca, cavallo o capretta io veda ad esempio durante un viaggio in macchina implica una sosta e almeno una fotografia.
Qualche anno fa sono stata a Stoccolma. È una città stupenda, dinamica, pulita, elegante e verde. Durante i mesi di luce la città rinasce: i bar preparano tavolini all’aperto con deliziosi centrotavola e calde coperte su ogni sedia, spuntano chioschi di coloratissimi fiori ovunque e il sole brilla quasi senza tregua regalando lunghissime giornate in cui scoprire angoli assolutamente incantevoli.
Uno dei luoghi più belli in assoluto che ho visitato a Stoccolma è il parco naturale Skansen.
È il primo dei musei all’aperto e degli zoo svedesi, si trova sull’isola di Djurgarden ed è stato fondato nel 1891 da Artur Hazelius per preservare e mostrare i costumi della provincia prima dell’era industriale.
Questo parco è fenomenale. Permette ai turisti di conoscere la flora e la fauna tipiche dei paesi del Nord e anche il passato di questa meravigliosa terra. All’interno è possibile trovare decine di ricostruzioni delle infrastrutture e delle abitudini alimentari e non a partire dalle epoche più lontane.
Ci sono centinaia di tipologie di animali, anche quelli più strani e magici, come le renne!
E per la prima volta nella mia vita ho visto un pavone! Era un esemplare enorme ed elegante, con una coda lunghissima, perfetta e dai colori stupefacenti.
Nel lavoro ai ferri, ho ammirato a lungo il punto pavone: nel laboratorio di Marinunzia Piccenna in Via Solari 19 a Milano ci sono parecchi campioni. Ho sempre pensato fosse molto difficile, non riuscivo a spiegarmi come potessero crearsi quelle ondine e finalmente ho avuto il coraggio per chiedere!
Marinunzia mi ha risposto: è facilissimo!
E ho capito che avrei avuto almeno qualche difficoltà.
Ho così iniziato il mio progetto: un golf estivo in cotone Drops Muskat, colore 74. La struttura è alquanto semplice, come tutti i miei progetti più lunghi. Si tratta di due quadrati che verranno cuciti in parte sulla sommità e in parte sui lati. Ho montato 150 maglie e dopo tre righe a legaccio ho iniziato il lavoro vero e proprio: nella parte centrale ho inserito il punto pavone. Ci sono diverse modalità per creare questa fantasia, ma il principio base è alternate i gettati e le maglie lavorare insieme. Nel mio progetto ho lavorato tre volte due maglie insieme a diritto, sei gettati alternati a sei maglie a diritto e ancora per tre volte due maglie insieme a diritto. Ogni gruppo è separato da tre maglie a diritto. Il rovescio si lavora come si presenta.
Questa fantasia è perfetta anche per una copertina baby, magari lavorata con Drops Baby Alpaca Silk, nei colori dal rosa all’azzurro.
Questa meraviglia è filata da tre fili che uniscono il meglio di baby alpaca e seta di gelso. Le fibre non sono lavate e non sono sottoposte ad alcun trattamento chimico prima dell colorazione e questo permette di esaltare al massimo le proprietà naturali della fibra, garantendo forma e qualità del tessuto. Baby Alpaca Silk è perfetta per creare indumenti per bambini perché rinfresca quando le temperature si alzano e riscalda quando le temperature si fanno più rigide.
Per quanto riguarda il mio progetto estivo sono già alla versione 2.0 perché le difficoltà che mi aspettavo ci sono state ma ora, grazie a ben 12 segnapunti, dovrei arrivare al traguardo senza altri problemi.
E chissà magari userò questo golf la prossima volta che tornerò a Stoccolma a godere di quella luce e di quei colori meravigliosi.
LaBeBi
La lettura di questo nuovo articolo mette voglia di provare il modello con il punto pavone (magari anche con qualche altra lana Drops già in mio possesso) e anche…di visitare Stoccolma!
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Francesca, hai ragione! Stoccolma merita di essere visitata, magari a fine maggio e il punto pavone va provato, con cotone o lana, ma va provato!
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