Happy HO HO HO to you!

Cosa mi piace di più del Natale? Se ci penso, se mi concentro sulla risposta, forse dovrei dire: i regali! E non me ne vergogno! Non mi vergogno perché Natale era l’unica occasione in cui, da piccola e prima che iniziassi a lavorare, potessi ricevere qualcosa senza doverla per forza meritare. E poi c’era la letterina a Babbo Natale! Nella maggior parte dei casi, quindi, erano tutte cose che mi piacevano o che desideravo.

Ancora oggi, mi sento un po’ infantile, ma è così! Quando trovo un omaggio nella spesa, quando ricevo un regalo inaspettato o ancora solo uno sconto su un articolo che desidero (o di cui ho semplicemente bisogno) ne sono entusiasta! Forse fin troppo.. Credo che chi mi vede arrivi a pensare che sono fuori di testa, ma tant’è! Le regole rigide di casa mi si sono inculcate profondamente e non mi abbandoneranno mai.

Ecco perché del Natale mi piacciono i regali!

Ho un ricordo vivido di quando una notte di Natale di troppi anni fa, ho obbligato mia cugina (più grande di me di ben 6 anni, quindi molto probabilmente neanche troppo interessata) ad accompagnarmi fuori dal letto perché avevo sentito un rumore. So che non è possibile, ma ho visto qualcosa brillare (forse i fari di una macchina che passava), ho acceso la luce e c’erano i regali! Beh ero felice! Non ricordo se ho aperto subito i pacchetti o mi sono rimessa a letto insonne fino alla mattina dopo, ricordo solo lo scintillio e la felicità che mi ha pervaso.

Oggi, che, invece di aumentare, siamo sempre meno, il Natale mi intristisce, ma i regali….non arrivano mai al 25! Mio marito è disperato. So che nasconde spesso i suoi acquisti o non ne parla perché entro in modalità “martello pneumatico”. Non so gestire l’attesa e VOGLIO saper cosa contengono i pacchetti. 

Dunque, amici che leggete, sappiate che i vostri regali non arrivano mai a Natale, spesso non aspetto neanche che abbiate raggiunto il cancello d’uscita! Mi capita anche di aprirli e poi impacchettarli nuovamente, proprio perché quel sant’uomo che mi ha sposato invece sa aspettare e non ha neanche un briciolo di curiosità. La cosa ridicola è che voglio che anche chi riceve i miei regali li apra subito e ci rimango malissimo quando mi dicono che aspetteranno la notte del 24 o addirittura la mattina del 25. Ma come si fa??

In famiglia, nella mia famiglia d’origine intendo, i regali sono sempre stati un momento un po’ particolare. Oltre a subire una valutazione meritocratica, c’era anche un sondaggio sull’effettiva necessità.

Ora, di un regalo si deve per forza avere bisogno? Non credo! Però spesso uso questo escamotage per convincere anche me stessa. Mi è quindi inevitabile ignorare questa reminiscenza del passato ed è davvero difficile se non impossibile che opti per regali inutili o superflui, anche se regalo una pianta!

Ho già ampiamente descritto i regali destinati alle amiche più care e so già che non sono abbastanza curiose da aprire subito i miei pacchetti. Ho anche pensato di usare carta trasparente per la confezione, potrebbe aiutarmi, no?

Con mia mamma, la questione è diversa. Mi ha già detto: “per Natale, mi dici quello che vuoi, quello di cui hai bisogno…”. E io di cosa ho o avrò bisogno? Forse di una sorpresa? Ma meglio non rischiare, qualcosa mi verrà in mente!

Per lei sto preparando uno scialle, pelosino e rosato.

  
Le istruzioni sono addirittura imbarazzanti per quanto sono semplici:

Montare 3 maglie.

Riga 1 (e tutte le successive dispari) >> lavorare tutte le maglie a diritto;

Riga 2 >> lavorare a diritto una maglia, un gettato, mettere un segnapunto rotondo (sul ferro), una maglia a diritto, mettere un altro segnapunto, un gettato, lavorare l’ultima maglia a diritto. Sul ferro ci sono 5 maglie;

Riga 4 >> lavorare a diritto due maglie, un gettato, spostare il segnapunto dal ferro di sinistra a quello di destra, una maglia a diritto, spostare il segnapunto, un gettato, due maglie a diritto. Sul ferro ci sono 7 maglie.

In sostanza, ad ogni ferro pari le maglie aumenteranno di due. Il lavoro sarà concluso quando si avrà la larghezza desiderata. Non è semplice verificarla con i ferri dritti, però si può lavorare metà scialle e allargare per bene le maglie. Ho provato anche inserendo un gettato dopo la prima e prima dell’ultima maglia a diritto nella riga pari, ma il risultato non migliora, anzi si crea un lavoro che se anche cresce in larghezza non cresce abbastanza in lunghezza. 

E poi deve essere un abbraccio, un abbraccio pelosino e rosato di cui forse non ci sarà bisogno, ma che ci si merita davanti alla TV o appena alzati dal letto! 

Buon Natale, mammetta!

Beatrice

4 thoughts on “Happy HO HO HO to you!

  1. Non sono così brava e previdente nel preparare i regali natalizi, però mi piace l’idea dello scialle e ho apprezzato la semplicità delle spiegazioni perché non ne ho mai sferruzzato uno. Questa può essere una buona occasione per iniziare. Ho apprezzato anche la scelta del filato, proprio ideale per un caldo abbraccio!

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