Chi non ha il suo negozio di fiducia, un punto di riferimento “commerciale”? C’è chi mangia un solo tipo di pane, chi non si sveglia se non con quel caffè e quella brioche, chi, ogni sera, prima di tornare a casa fa un giro sempre uguale per prendere quel che manca, magari per la cena.
Personalmente non ho nessuna di queste abitudini, però ho degli appuntamenti fissi annuali. E in queste occasioni viene fuori quella che io chiamo la mia compulsività. Se trovo una cosa che mi piace ne compro minimo un paio di colori e il colore che mi piace di più in due pezzi…almeno!
Ho ricevuto un’educazione molto rigida e dovevo meritarmi tutto. Oggi che ho un lavoro e la possibilità di comprare più o meno ciò che voglio, pago questa rigidità. Ed è normale, dunque, comprensibile e addirittura giustificato il mio desiderio di shopping compulsivo. Spezzo una lancia a mio favore, me lo devo: non mi capita sempre, ma solo ed esclusivamente quando penso di aver trovato “un’occasione speciale”.
Quelle due o tre volte l’anno che mi ci dedico vado in uno store che vende design e non mi riferisco a design svedese, ma a design italiano e non, ad un posto in cui si racchiudono idee a volte molto utili, spesso poco economiche ma di sicuro grande effetto! Uso queste missioni per acquistare regali di compleanno o Natale, non solo per me.
Qualche settimana fa mi è venuta voglia di andare a dare un’occhiata e, come immaginavo, ho trovato due regali di Natale, a mio gusto, fantastici! Ho deciso così di abbinare a questi oggetti per la cucina, due presine. Devo solo capire se sia meglio realizzarle all’uncinetto o ai ferri.
Il punto basso consente di creare una trama piuttosto fitta e compatta ed è sufficiente riempire i due quadrati con un po’ di imbottitura perché siano anche utili allo scopo per cui sono create, cioè riparare dal calore.
(fonte: http://www.moms-crochet.com/crochet-potholder.html)
Con i ferri, la fantasia migliore è il punto tessuto, magari a tre fili, di cui ho già parlato nell’articolo “Happy B-day, Zimo!”, da completare anche in questo caso con dell’imbottitura piatta.
Il web fornisce istruzioni complete ed esaustive per creare presine di ogni tipo: a forma di golosa frutta o adorabili animaletti, ma il mio obiettivo è realizzare oggetti utili, semplici e in breve tempo.
Il materiale migliore è il cotone, piuttosto spesso, oppure la fettuccia, sempre di cotone. Se però si ha a disposizione più tempo e un filato più sottile, credo che una splendida idea possano essere delle tovagliette all’americana per la colazione, da decorare con una taschina, sempre a punto basso, portatovagliolo o l’iniziale del nome della persona cui è destinata. E come chiudi pacco dei quadratini da decorare a punto scritto e poi attaccare all’albero di Natale! Oppure per chi ama preparare conserve e marmellate si possono preparare dei quadrati di cotone, direi in una misura 20×20, che andranno a coprire i coperchi dei barattoli, fissati con lo spago e poi potranno essere usati come asciugamani monouso per gli ospiti.
Insomma, questo punto basso è così versatile che si possono creare quadrati o rettangoli di ogni misura con molteplici destinazioni d’uso, così tante che le mie presine quasi quasi arrossiscono! Per fortuna saranno accompagnate da un fantastico oggetto di design, ovviamente hand-made!
Da poco tempo sono in fase di apprendimento dei punti basilari dell’uncinetto e l’idea delle presine a maglia bassa mi sembra ottima sia per esercitarsi con questo punto sia per creare oggetti utili e simpatici regalini per Natale. Grazie Beatrice per aver unito, ancora una volta, il racconto di un simpatico aneddoto con interessanti suggerimenti da applicare nell’hobby del lavoro a maglia o in quello dell’uncinetto!
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